corriere.it – 13 agosto 2013
Visioni dell’aldilà, ecco perché avvengono
I cosiddetti “viaggi nell’aldilà” vissuti da alcuni sopravvissuti all’infarto (circa il 20%) hanno una spiegazione scientifica: sono dovuti all’attività elettrica del cervello, che continua ad essere molto ben organizzata anche nei primissimi istanti dopo la morte clinica. È quanto affermano alcuni ricercatori dell’Università del Michigan in uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle scienze americana, Pnas. […]
È la prima volta che viene indagata la condizione neurofisiologica del cervello immediatamente dopo l’arresto cardiaco. Una persona è definita clinicamente morta quando il suo cuore smette di battere, ed è questo il momento in cui molti dei pazienti sopravvissuti raccontano di aver percepito una luce in fondo al tunnel o di aver rivisto la propria vita scorrergli davanti. […]
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Fonte foto: gerard79 – sxc.hu