E’ appena terminato a Tokyo Il “Life Ending Industry Expo”, il primo festival al mondo sulle “arti funerarie”. Un evento in cui circa 200 aziende che operano nel settore si sono date appuntamento per confrontarsi sulla morte e sul morire, perfino sfidandosi nell’arte della tanatoestetica, il trattamento estetico delle salme prima delle esequie.

La tanatoestetica è molto importante in Giappone ed esiste una figura specifica che si occupa di abbellire le salme prima della cremazione, il nokanshi, il “maestro giapponese di deposizione delle salme”, un tanatoesteta che in maniera rituale, pulisce il corpo del defunto, lo veste, lo trucca per restituire colore all’espressione e le sembianze di quando era in vita.

Il “Life Ending Industry Expo” ha posato un raro sguardo sulle competenze delle persone che hanno scelto un lavoro così particolare, raccontato anche nel film “Departures” del 2009. La gara in particolare ha visto sfidarsi i praticanti di nokan nell’esibizione delle migliori tecniche di tanatoestetica.

In 15 minuti, i concorrenti hanno dimostrato la loro abilità nel vestire i modelli vivi sdraiati su un futon. Una giuria di tre giudici ha esaminato non solo quanto bene i modelli siano stati vestiti, ma anche la grazia con cui il nokanshi ha completato il processo.”La gentilezza e la cortesia verso la famiglia del defunto combinato con efficienza sono fondamentali”, ha detto Shinji Kimura, uno dei giudici.

Takahashi, è il nome del 27enne vincitore della competizione. Ha ricevuto un trofeo e una somma di denaro e, felice per la vincita, ha raccontato che ha iniziato il suo lavoro tre anni fa, dopo aver visto all’opera un nokanshi a seguito di una morte in famiglia. “La faccia del mio parente sembrava tranquilla”, ha detto dopo la gara, aggiungendo che il film premio Oscar ha anche ispirato la sua scelta.


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