Tra Berlino e Potsdam si estende la Grunewald la foresta di Berlino ovest, un bosco che nasconde un piccolo e triste cimitero, che viene chiamato “cimitero dei senzanome” o “cimitero dei suicidi”.
La foresta di Grunewald si addentra con lo Schildhorn, una lingua di terra lunga 400 metri, in uno dei laghi formati dal fiume Havel. Lo Schildhorn è una piccola penisola dove sorge il piccolo cimitero Friedhof Grunewald Forst dove vengono ospitati i corpi che la chiesa non accetta nelle sue terre consacrate, perché colpevoli del supremo sacrilegio di decidere da sé quando salutare la vita terrena.
La guardia forestale di Grunewald si trova quindi sin dall’Ottocento nella scomoda posizione di dover disporre di quei corpi senza nome, che nessuno vuole seppellire né venire ad omaggiare. Nemmeno le famiglie. Anzi, è proprio per alleggerire i parenti dell’onere di disporre dei corpi che i suicidi berlinesi si appartano qui per dare l’ultimo saluto all’esistenza. Vengono interrati in una radura nel bosco, poco lontano dal fiume, con una piccola lapide di legno e la scritta “sconosciuto”. Finalmente in pace e finalmente liberi di riposare come gli pare, nella quiete profonda del cuore della foresta.
La prima testimonianza ufficiale di una sepoltura nel cimitero della foresta di Grunewald è del gennaio del 1900. Si inizia a spargere la voce che esiste in città un luogo di riposo per i morti indesiderati e i berlinesi iniziano presto a rivolgersi alla guardia di Grunewald per la sepoltura dei loro cari morti suicidi.
La penisola di Schildhorn inizia ad esser scelta come luogo di commiato da molti, che desiderano risparmiare alle loro famiglie il disagio di dover disporre dei loro corpi. Tra loro cinque russi fedelissimi allo zar, che si accomiatano dall’esistenza nel 1919 per la disperazione causata dalla vittoria dei bolscevichi in Russia. Sulle loro tombe vegliano ancora le croci di Sant’Andrea di allora.
Nel 1927 il cimitero viene dotato di un muro di cinta e di un portale, e la sua popolazione inizia a non consistere più solo di morti suicidi. Durante la Seconda Guerra Mondiale vi saranno sepolti moltissimi civili vittime dei bombardamenti, che avevano trovato riposo provvisorio nei parchi di Berlino.
La tomba di Nico
Dal 1988 il cimitero dei senza nome è anche il luogo dell’ultimo riposo di Christa Päffgen, la bionda e bellissima Nico. La tomba di Nico è una lapide nera sotto la quale l’artista riposa di fianco alla sua mamma, e sulla quale i fan portano sempre ogni sorta di offerte votive.
Questa foresta di storie penose ne ha viste tante e gli alberi potrebbero raccontare di importanti decisioni. Sanno del nazismo, sanno delle macerie, sanno dei suicidi. Sono i testimoni silenziosi di un qualcosa che Berlino vorrebbe dimenticare.
Per raggiungere il cimitero il Friedhof Grunewald Forst prendere la ring 41 o 42 (dipende da dove vi trovate) fino alla fermata Westkreuz. Quindi la S-Bahn 7 fino a Grunewald- Poi, camminate, camminate e camminate, fino alla casa bianca. Il cimitero è lì dietro.