Il Libro tibetano dei morti è un testo risalente all’VIII secolo d.C. e raccoglie l’insegnamento sulla vita e la morte predicato dal grande maestro Padmasambhava, fondatore del buddhismo tibetano. Ancora oggi, dopo oltre mille anni, questo libro presenta una delle descrizioni più intense dei passaggi che precedono e seguono la morte.
Che cosa succede quando si muore? Dove si va? Che cos’è e com’è l’Aldilà? Sono queste le domande alle quali il libro tibetano, titolo originale Bardo Thodol (tibetano per “liberazione attraverso l’illuminazione”) cerca di rispondere.
Un libro scritto per aiutare chi si accinge a trasmigrare dalla vita, alla morte, alla rinascita. Arrivato in occidente all’inizio del Novecento grazie alla traduzione dell’orientalista Evans Wenz e successivamente commentato da C.G. Jung.
Secondo il buddismo tibetano ciò che il morente vede nello stadio intermedio tra la morte e la successiva rinascita non sono altro che le tendenze della sua mente che prendono forma di immagini e suoni ora piacevoli, ora terrificanti. Il suggerimento al morente è costantemente quello di osservarle con distacco in quanto non si tratta di realtà, ma appunto di immagini prodotte dalla sua stessa mente. In questo ambito la psicoanalisi occidentale si rifà al Bardo quando insegna che gli impulsi distruttivi presenti nella nostra mente, possono essere trasformati e integrati all’interno della personalità attraverso un continuo lavoro di riconoscimento e osservazione costante che costituisce l’unico mezzo a nostra disposizione per rendere, tali impulsi ,via via meno potenti e paurosi, aprendo la strada alla loro trasformazione in forze salvifiche. Ecco perché Jung ritenne il libro importante non solo per il buddismo ma anche per chi è attratto dalla più profonda penetrazione dei misteri della psiche e desidera ampliare la propria conoscenza della vita.
“Il libro tibetano dei morti” è una delle più imponenti opere della cultura di tutti i tempi, uno dei testi della spiritualità orientale che ha avuto maggiore influenza anche sul pensiero occidentale. Un libro che dona al lettore un messaggio di saggezza, utile per trasformare i pensieri in consapevolezza di se stessi, delle sensazioni e dei sentimenti provati, al di là del buddismo e delle proprie credenze.