L’associazione Luca Coscioni lancia una manifestazione/concerto, il 19 settembre 2019 a Roma, per chiedere al Parlamento di esprimersi dopo sei anni dal deposito della legge per l’Eutanasia Legale.
L’evento, dal titolo “Liberi fino alla fine”, si terrà giovedì 19 settembre nei giardini intitolati a Piergiorgio Welby in Piazza San Giovanni Bosco a Roma.
A chiedere l’Eutanasia Legale sono il 93% degli italiani, un dato mai registrato prima d’ora, secondo quanto emerge da una ricerca SWG, commissionata dall’Associazione Luca Coscioni su un campione di 1000 soggetti di tutte le fasce di età. Inoltre, dalla medesima indagine è emerso un altro dato estremamente significativo sull’attuale atteggiamento dei grandi media nei confronti di un tema così popolare: addirittura il 48% dichiara di non aver avuto alcuna notizia dell’ordinanza emessa dalla Corte costituzionale lo scorso ottobre, che ha rilevato l’assenza di una adeguata tutela nell’assetto normativo che riguarda il fine vita, dando tempo al Parlamento fino al 24 settembre 2019 per approvare una legge sull’eutanasia.
Il 19 settembre saranno presenti i parenti di chi negli anni passati ha combattuto pagando sulla propria pelle la mancanza di una legge sul fine vita e personaggi del mondo dello spettacolo (in via di definizione) uniti nel chiedere la convocazione straordinaria del Parlamento su questo tema.
«Per quasi 6 anni il Parlamento non ha voluto discutere la nostra proposta di legge per l’eutanasia legale – dichiara l’avv. Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni -. Da ottobre scorso i Parlamentari non sono stati in grado nemmeno di corrispondere alla sollecitazione della Corte costituzionale. Senza il coraggio di persone come Piergiorgio Welby e DJ Fabo, neanche la legge sul testamento biologico sarebbe stata possibile. Abbiamo dunque deciso di tornare in quella stessa piazza dove 13 anni fa si era svolto l’ultimo saluto a Piergiorgio Welby – dopo il rifiuto del funerale religioso da parte del Vaticano – per richiamare l’urgenza di una legge che riconosca il diritto a vivere liberi fino alla fine».
Per approfondire: www.associazionelucacoscioni.it