Fabo fu accompagnato in Svizzera da Marco Cappato, che accolse la sua richiesta di aiuto al suicidio assistito. Cappato oggi dice: “I suoi messaggi sono stati ascoltati. Ora rimangono 7 mesi di tempo per una buona legge”
Il 27 febbraio di due anni fa moriva Dj Fabo. L’anniversario cade proprio nel giorno in cui le Commissioni Giustizia e Affari Sociali della Camera iniziano le audizioni degli esperti sulla proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’Eutanasia presentata dall’Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani e UAAR nel settembre 2013. Ora sono 130.000 le firme dei cittadini che chiedono una legge, oltre ai congiunti dei 1.000 malati che ogni anno sono costretti, per l’impossibilità di ricorrere alla “dolce morte”, a cercare nel suicidio la loro “uscita di sicurezza” da sofferenze fisiche intollerabili.
Fabo fu accompagnato in Svizzera da Marco Cappato, che accolse la sua richiesta di aiuto al suicidio assistito. Un atto di disobbedienza civile per il quale rischia fino 12 anni di carcere, perché nel nostro paese l’art. 580 del codice penale configura questo aiuto come reato. Ma l’intento della disobbedienza civile è quello di chiamare i giudici a valutare l’azione alla luce delle tutele costituzionali e di attirare l’attenzione della politica sul “vuoto di tutele” costituzionali di cui son vittima i malati. Governo, Camera e Senato ora, come richiesto con forza dalla Corte Costituzionale al termine del processo DJ Fabo/Cappato, hanno tempo fino al 24 settembre per normare la questione.
Dopo due anni possiamo dire che i messaggi di Dj Fabo sono stati ascoltati, dagli italiani prima e dalla Corte costituzionale poi – dichiara Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni -. Ora finalmente anche il Parlamento si è fatto vivo, ma sono rimasti solo sette mesi di tempo per una buona legge sull’aiuto alla morte volontaria. Se non arriverà la legge, continueremo ad aiutare le persone a far valere i propri diritti fondamentali. Personalmente posso solo dire che rifarei quello che ho fatto, e che con Mina Welby e Gustavo Fraticelli lo rifaremo ancora se sarà necessario.
Il 22, 23 e 24 marzo si terrà una mobilitazione nazionale sull’eutanasia legale.